Vistamare
Largo dei Frentani 13 - Pescara




Simone Berti


(dal 29 novembre 2008 al 20 gennaio 2009)

Exhibition view

Untitled, graphite and sanguine on lined paper, cm. 180x150

Untitled, graphite and sanguine on lined paper, cm. 220x150

Untitled, concrete, iron aluminium springs, H cm. 280 

Exhibition view

Untitled, graphite and sanguine on lined paper, cm. 180x135

Exhibition view

Untitled, concrete, iron, aluminium springs, H cm 280

Simone Berti was born in Adria in 1966.
A sense of precariousness and suspension, of alienating surreality, runs through Berti's work, as the artist himself affirms: “my work takes its direction from the faith that I have in uncertainty: the condition of doubting as a tool for knowledge”.
He constructs possible utopias and modern fairytales through unexpected apparitions. A rendering visible of the representations of the mind seems to form the foundations of Berti's work.
For his one-man show at the Vistamare gallery the artist is presenting drawings in graphite and sanguine which dialogue with three large sculptures, constructed in reinforced concrete which act as supports for elements taken from nature, forming architectures that tend towards the idea of the monumental. Structures that sink their roots into the history of art and architecture, from Modernism to Sironi, arriving as far as the sub-culture of literary science fiction.
In the drawings the artist has chosen sanguine to represent an entire poetic imagery, a world balancing visionary rurality and the vindication of slowness, cultured references and folk narratives.
While for his works on paper the artist turns to classical technique, in the sculptures he utilizes construction materials, reinforced concrete and aluminium shavings, remnants of production that, in order to become the protagonists of his work, are produced on purpose, using a lathe.
Architectures poised precariously, somewhere between glorifying building sites and mechanics' workshops, welling out of a science-fiction romance and belonging to a world that is clean and rigorous in form. The monumental aspect and the weight of the cement evoke a force that goes beyond the physical, concentrating in their – eternal – immobility, a powerful potential energy. Painting the thick trunk of a thousand year-old tree is like transferring to the work a part of the history of the world, the sculptures in cement and aluminium and the sanguine drawings live amid the same majestic dignity and profound wisdom.
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Simone Berti nasce a Adria nel 1966.
Un senso di precarietà e sospensione, di straniante surrealtà, attraversa i lavori di Simone Berti; come l'artista stesso afferma: “é un lavoro, il mio, che prende le mosse dalla fede che nutro nei confronti dell’incertezza: la condizione dubitativa come strumento di conoscenza.”
Costruire possibili utopie e favole moderne attraverso apparizioni inaspettate. Rendere visibili le rappresentazioni della mente, questo sembra essere il fondamento dell’opera di Berti.
In occasione della sua personale presso la galleria Vistamare l'artista presenta alcuni disegni realizzati a grafite e sanguigna in dialogo con tre sculture di grandi dimensioni: costruzioni di cemento armato fanno da supporto ad elementi naturali, formando architetture che tendono all’idea di monumentale. Strutture che affondano le loro radici nella storia dell’arte e dell’architettura, dal Modernismo a Sironi, fino ad arrivare alla subcultura della letteratura fantascientifica.
Nei disegni l'artista sceglie la sanguigna per rappresentare un intero immaginario poetico, un mondo in equilibrio tra visionarietà contadina ed apologia della lentezza, riferimenti colti e narrazioni popolari.
Mentre nei lavori su carta l'artista si rifà all'uso di tecniche classiche, per le sculture ricorre ai materiali edili, il cemento armato ed i trucioli di alluminio, scarti di lavorazione che, al fine di diventare protagonisti dell’opera, sono prodotti appositamente, attraverso l'utilizzo del tornio.
Architetture in bilico, tra la celebrazione di cantieri edili ed officine meccaniche, scaturite da un romanzo di fantascienza ed appartenenti ad un mondo formalmente pulito e rigoroso. L'aspetto monumentale ed il peso del calcestruzzo evocano una forza che va al di là del fisico, concentrando nella loro immobilità, eterna, una forte energia potenziale. Dipingere il grosso tronco di un albero millenario è come trasferire all’opera parte della storia del mondo, le sculture di cemento ed alluminio ed i disegni realizzati a sanguigna vivono nella stessa dignità maestosa e profonda saggezza.

©AtelierSimoneBerti